Revocato sequestro conservativo: difesa tecnica efficace in fase cautelare
Il caso
Un’azienda italiana del settore siderurgico, specializzata nella progettazione e gestione di impianti industriali ad alta tecnologia, si è trovata destinataria di un sequestro conservativo di rilevante entità durante le trattative preliminari per l’acquisto di un impianto elettrico. Il cliente aveva firmato soltanto una dichiarazione informale di interesse, senza alcuna volontà di concludere un contratto vincolante, e aveva successivamente deciso di interrompere le trattative. Il produttore dell’impianto, ritenendo invece di aver concluso un contratto preliminare vincolante, notificava un ricorso per sequestro conservativo, emesso inizialmente inaudita altera parte.
Le azioni intraprese
Lo Studio Legale Avv. Tanya Zanotti è intervenuto immediatamente in sede cautelare, presentando opposizione al sequestro e chiedendone la revoca per assenza dei presupposti. È stata contestata l’assenza del fumus boni iuris, dato che non esisteva alcun contratto vincolante, e del periculum in mora, poiché non vi era alcun rischio concreto di dispersione dei beni. È stata inoltre sviluppata un’argomentazione giuridica articolata, evidenziando l’inesistenza del rapporto contrattuale e l’assenza di responsabilità precontrattuale, dimostrando che il cliente aveva agito nel rispetto della buona fede.
Il risultato ottenuto
Grazie a questa strategia tecnica e tempestiva, il sequestro conservativo è stato revocato, le domande cautelari formulate dal produttore sono state rigettate e il cliente ha ottenuto la condanna della controparte al pagamento delle spese legali. La tutela patrimoniale dell’azienda è stata così garantita senza subire blocchi ingiustificati.
Perché il caso è significativo
Il successo di questa vicenda dimostra come, anche in fasi iniziali di trattativa, sia possibile subire azioni aggressive e sproporzionate da parte della controparte. Evidenzia l’importanza di una difesa tecnica tempestiva e mirata nelle procedure cautelari e conferma che non basta un documento informale per provare un vincolo contrattuale: ciò che conta è la volontà negoziale effettiva. In questo contesto, lo Studio Legale Avv. Tanya Zanotti ha confermato come preparazione legale e strategia basata sul merito della questione possano fare la differenza, proteggendo in modo completo gli interessi del cliente.
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